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Strutture in legno: Quando si oltrepassa i 6 piani in Italia

Case Prefabbricate Grande strutture di lignius.it
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In progetto costruzioni fino a 35 piani, un tempo esclusivamente riservate a cemento e acciaio. L’edilizia sostenibile amplia ancora di più il suo raggio d’azione, anche in Italia. Vancouver, Canada. Il progetto è pronto e l’investitore, disposto a finanziarlo, pure. Entro qualche anno nel centro della città canadese svetterà un edificio di oltre 30 piani realizzato interamente in legno e progettato dall’architetto Michael Green.

Roosevelt Island, New York. Sull’isola che un tempo ospitava il carcere della città saranno costruite a breve alcune torri interamente in legno destinate ad accogliere il campus della Cornell Tech NYC University. Berlino, quartiere di Bötzow. Un blocco di edifici alti sette piani, realizzati in legno, è stato recentemente ultimato su progetto dello studio Kaden & Klingbeil, che vi ha prontamente trasferito anche i suoi uffici. Vienna, Austria. Una cooperativa edilizia ha costruito in soli quattro mesi un complesso di appartamenti alto sei piani per un totale di 8440 metri quadri di superficie abitabile. Londra, quartiere East End.

In soli cinque mesi è stato costruito Stadthaus, edificio residenziale in legno comprendente ventinove appartamenti distribuiti su nove piani. Nell’architettura e nell’edilizia sono sempre le grandi città ad essere le testimoni privilegiate delle idee più intelligenti ed innovative, dei cambi di prospettiva, delle svolte importanti. Dopo millenni di utilizzo costante in campo edilizio, solo ultimamente interrotto dall’impiego su larga scala di materiali come acciaio e cemento, il legno sta tornando agli antichi fasti. Trainato dalle sue indubbie qualità, questo meraviglioso materiale si sta prendendo una meritata rivincita. Non a caso qualcuno ha scomodato il termine “Rinascimento”.

L’architetto canadese Michael Green è uno dei capifila di questa nuova “età dell’oro”. “Credo che nei prossimi decenni saranno molti gli edifici oltre i 24 piani che utilizzeranno il legno come materiale da costruzione principale, mentre per quanto riguarda gli edifici fino a 18 piani pronostico che in un prossimo futuro saranno questi ultimi, e non le costruzioni in cemento ed acciaio, a dominare il paesaggio”. L’edilizia sostenibile è un concetto che penetra sempre più nell’immaginario collettivo. Costruire in armonia con l’ambiente, facendo attenzione al risparmio energetico e puntando su un impatto inquinante ridotto diventerà, con il passare degli anni e la sempre maggiore attenzione al contenimento dei costi energetici, un fattore decisivo. Attualmente costruire con i materiali tradizionali inizia a costare troppo, sia dal punto di vista economico che da quello energetico.

Oggigiorno produrre dieci chili di cemento ha lo spiacevole effetto collaterale di caricare l’atmosfera di ben nove chili di anidride carbonica: non possiamo più permettercelo. Al contrario, il legno assorbe l’anidride carbonica dall’atmosfera, immagazzinandola sotto forma di carbonio e mettendoci a disposizione un materiale straordinario, un affascinante ibrido che racchiude tra le sue fibre sia il materiale da costruzione che il materiale isolante. Finora l’utilizzo del legno quale materiale da costruzione per edifici multipiano non era mai stato preso in seria considerazione. Da sempre, pur riconoscendo le sue indubbie qualità, il legno è percepito infatti come un materiale infiammabile, imprevedibile e bisognoso di manutenzione costante.

I frutti di numerosi studi e ricerche sul campo permettono però oggi di poter utilizzare tranquillamente il legno anche in edifici oltre i venti piani senza particolari accorgimenti. La struttura portante, grazie ad appositi rivestimenti, è in grado di resistere per ore alle fiamme, quando invece il metallo si liquefa e cede di schianto. Paradossalmente ad altissime temperature uno spesso blocco in legno non brucia, ma è solamente la superficie a subire il danno da combustione. E sono gli stessi vigili del fuoco ad affermarlo. Il segreto di questa evoluzione è racchiuso nelle nuove tecnologie che, unite alle proverbiali qualità del materiale (elevate capacità portanti, elasticità, resistenza, isolamento, traspirabilità, calore) consentono di raggiungere in piena sicurezza altezze impensabili fino a qualche anno fa.

Uno dei punti fondamentali è rappresentato dai giunti metallici di raccordo che permettono di montare al millimetro gli elementi delle pareti, limitando nella grande maggioranza dei casi l’utilizzo del cemento al solo nucleo centrale che ospita le condotte e dell’acciaio alle eventuali scale antincendio esterne. Passando all’aspetto tempistica, rispetto ad una costruzione realizzata tramite edilizia standard i tempi si riducono circa del triplo, grazie al costante impiego di componentistica modulare prefabbricata, già testata e rifinita nelle fasi di produzione. Ciò si traduce in un risparmio immediato (tempi di cantiere, occupazione di suolo pubblico, spese di pulizia e ripristino). L’estrema leggerezza del legno permette inoltre di poter costruire su terreni dove il peso delle costruzioni tradizionali impedirebbe qualsiasi collocazione.

E l’Italia? Anche nel nostro paese le soluzioni all’avanguardia iniziano a punteggiare il paesaggio, favorite dalla recente e tanto attesa modifica della legge 380, che permette finalmente di costruire edifici in legno superiori ai tre piani, evitando le passate lungaggini burocratiche. L’esempio più innovativo ed interessante è senza dubbio l’eco-quartiere denominato “Cenni di cambiamento” realizzato in via Cenni a Milano: un complesso di 124 alloggi, per un totale di 17000 metri quadri distribuiti su quattro edifici di nove piani, destinato a diventare il capofila del social housing ad impronta ecosostenibile in Italia. Il legno come materiale edilizio del futuro, dunque? Se è vero – e lo è – che la componente legata al concetto di sostenibilità diverrà in prospettiva sempre più importante nel settore delle costruzioni, lo scetticismo che ancora circonda il suo impiego in contesti edilizi multipiano è destinato inevitabilmente a diradarsi, lasciando il posto ad una maggiore consapevolezza ambientale ed architettonica. Il Rinascimento del legno è iniziato. Ed è un piacere poterlo vivere in prima persona.