L’Istituto Doxa di Milano ha provato a dare una risposta a una domanda complessa: com’è la casa degli italiani? Ne è scaturito l’osservatorio “casaDoxa”. “Siamo entrati nelle abitazioni per capire come le scelgono, come le vivono, come le vorrebbero”, afferma Paola Caniglia, direttrice dell’osservatorio e business unit director. L’indagine ha coinvolto più di 6mila persone.
Tanti gli spunti interessanti: per il 94% degli intervistati “la casa è importante” ma solo il 55% del campione è soddisfatto dell’abitazione in cui vive. Quasi un italiano su tre lavora da casa. Dalla ricerca è emerso un cambiamento epocale per persone, dinamiche familiari e quindi anche dimensione dell’abitare. La casa è un luogo completamente rinnovato nella sua funzione, in costante trasformazione e sempre più presidiata. Se per molti decenni la casa è stata appannaggio delle donne, oggi questo vecchio schema appare completamente stravolto.
La dimora contemporanea è infatti un luogo polifunzionale, “a ciclo continuo”, in cui si svolgono molteplici attività. Come detto, il 31% degli italiani lavora anche da casa, senza una postazione fissa ma seguendo i “ritmi” di chi la abita. Anche il concetto di sostenibilità è sempre più familiare tanto che il 49% degli intervistati afferma di conoscere questa nozione e di essere consapevole del suo significato, mettendo in atto comportamenti che riguardano il risparmio energetico e quindi la salvaguardia dell’ambiente.