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Nuovi obiettivi su efficienza energetica e rinnovabili

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Per raggiungerli, gli Stati membri dell'UE sono invitati a fissare le necessarie misure nazionali, che saranno monitorate secondo le nuove regole sulla governance dell'Unione dell’energia.

Aumentare l'efficienza energetica del 35% e la quota delle rinnovabili nel mix energetico totale del 35% entro il 2030. Sono questi i nuovi obiettivi vincolanti fissati dal Parlamento Europeo, da negoziare con i ministri dell’Unione Europea.

Per raggiungere tali obiettivi, gli Stati membri dell'UE sono invitati a fissare le necessarie misure nazionali, che saranno monitorate secondo le nuove regole sulla governance dell'Unione dell’energia.

Efficienza energetica dell’UE: obiettivo vincolante del 35%
Per quanto riguarda l'efficienza energetica, il Parlamento ha votato in favore di un obiettivo minimo vincolante del 35% e di obiettivi nazionali indicativi.
Tale obiettivo sarà definito sulla base del consumo energetico previsto per il 2030 seguendo il modello PRIMES (simulando il consumo energetico e il sistema di approvvigionamento energetico nell'UE).
La risoluzione sull’efficienza energetica è stata approvata con 485 voti favorevoli, 132 contrari e 58 astensioni.

Energia rinnovabile: obiettivo vincolante del 35%
In una risoluzione legislativa separata, approvata con 492 voti favorevoli, 88 contrari e 107 astensioni, i deputati hanno affermato che nel 2030 la quota di energie rinnovabili deve essere pari al 35% del consumo energetico dell'UE. Dovrebbero inoltre essere fissati obiettivi nazionali, dai quali gli Stati membri sarebbero autorizzati a discostarsi, a determinate condizioni, fino a un massimo del 10%.

Autoconsumo e comunità energetiche
Il Parlamento vuole garantire che i consumatori che producono energia elettrica nei loro edifici (autoconsumo), abbiano il diritto di consumarla e di installare sistemi di stoccaggio senza dover pagare oneri, canoni o imposte.
Il mandato negoziale chiede inoltre agli Stati membri di valutare gli ostacoli esistenti all’autoconsumo di energia prodotta nei territori dei consumatori, di promuovere tale consumo e di garantire che i consumatori, in particolare le famiglie, possano aderire alle comunità delle energie rinnovabili senza essere soggetti a condizioni o procedure ingiustificate.

Piani nazionali e ruolo della Commissione europea
Per raggiungere gli obiettivi dell'Unione dell’energia, ogni Stato membro deve notificare alla Commissione un piano nazionale integrato per l'energia e il clima alla Commissione dell'UE entro il 1° gennaio 2019 e, successivamente, ogni dieci anni. Il primo piano deve coprire il periodo dal 2021 al 2030. I seguenti piani devono coprire il periodo di dieci anni immediatamente successivo alla fine del periodo coperto dal piano precedente.
La Commissione dovrebbe valutare i piani nazionali integrati per l'energia e il clima e formulare raccomandazioni o adottare misure correttive qualora ritenesse che i progressi compiuti siano insufficienti o che siano state adottate azioni insufficienti.
La risoluzione sulla governance dell’Unione dell’energia è stata approvata con 466 voti favorevoli, 139 contrari e 38 astensioni.

Prossime tappe
I negoziati potranno iniziare immediatamente poiché il Consiglio ha approvato i suoi orientamenti generali sull'efficienza energetica il 26 giugno e sulle energie rinnovabili e la governance dell'Unione dell'energia il 18 dicembre.