Cercare casa in affitto rischia di diventare un’impresa: prezzi in salita, pochi immobili disponibili e una domanda che continua a crescere. Il mercato è in rapida trasformazione e trovare la soluzione giusta è sempre più difficile.
Le elaborazioni dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ci dicono che, nella seconda metà del 2024, i canoni sono cresciuti sensibilmente: +4,7% per i monolocali, +5,0% per i bilocali e +5,1% per i trilocali. A spingere questa impennata è una domanda in continuo aumento: sempre più persone rinunciano all’acquisto, frenate dall’accesso al credito o da esigenze temporanee di lavoro e studio, e si rivolgono alla locazione.
L’offerta, invece, cala. Molti proprietari, spaventati dalla morosità, puntano sugli affitti brevi, soprattutto nelle città turistiche. Bari, Bologna e Roma restano tra le più interessate, complice anche l’effetto Giubileo. Milano, invece, inizia a invertire il trend, con una maggiore diffusione dei contratti a canone concordato.
Nei capoluoghi di provincia i rialzi sono più contenuti ma costanti: +2,8% per i monolocali, +2,9% per i bilocali e +3,6% per i trilocali.
Affitti, un decennio di rincari
Negli ultimi dieci anni i canoni sono aumentati del +41,7% nelle grandi città e del +26,6% nei centri minori. Cambiano anche le ragioni che spingono verso l’affitto: la quota di chi lo sceglie per motivi abitativi scende leggermente (dal 61,2% al 60,2%), mentre cresce chi cerca casa per esigenze lavorative (dal 26% al 28,7%).
Anche i contratti transitori sono più diffusi, passando dal 32,7% al 33,4%, preferiti dai proprietari per la maggiore flessibilità.
In sintesi, il mercato degli affitti continua a evolversi: la domanda cresce, l’offerta si restringe e i prezzi seguono un trend in costante ascesa.