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Cambiamenti climatici: nuove iniziative dall’Europa

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Secondo i trattati dell’UE, la Commissione europea può intraprendere azioni legali al fine di preservare, tutelare e migliorare la qualità dell’ambiente. Ecco cos’ha fatto
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Secondo i trattati dell’UE, la Commissione europea può intraprendere azioni legali al fine di preservare, tutelare e migliorare la qualità dell’ambiente. Ecco cos’ha fatto

La lotta ai cambiamenti climatici non può più aspettare. Tra le istituzioni impegnate su questo fronte c’è anche la Commissione europea, che ha ha accettato e iscritto nel registro Ue due iniziative. Si tratta di due petizioni pro-clima. Ma di cosa si tratta?

La prima (“Soluzione rapida, equa ed efficace ai cambiamenti climatici“), in particolare, si pone l’ obiettivo di introdurre “un prezzo in costante aumento sui combustibili fossili”, che ridurrebbe l’inquinamento e sarebbe “restituito equamente ogni mese ai cittadini come un dividendo”. Gli organizzatori affermano che secondo scienziati ed economisti mettere un prezzo crescente sull’inquinamento e dare un ritorno alle famiglie è un metodo che”funziona”.

La seconda petizione (“Eliminazione dell’esenzione dall’imposta sul carburante per l’aviazione in Europa“) chiede ai paesi membri di introdurre una tassa sul carburante degli aerei (cherosene), affermando che “il settore dell’aviazione gode di vantaggi fiscali nonostante sia una dei settori con una più rapida crescita di emissioni di gas a effetto serra”.

Secondo i trattati dell’UE, la Commissione europea può intraprendere azioni legali al fine di preservare, tutelare e migliorare la qualità dell’ambiente, nonché nel settore dell’armonizzazione delle imposte indirette, delle accise e della politica commerciale.

Le tempistiche delle petizioni

La prima raccolta firme è scattata lunedì (6 maggio), la seconda sarà online da venerdì (10 maggio).  Gli organizzatori di ciascuna iniziativa avranno un anno di tempo per presentare almeno un milione di firme da almeno un quarto dei paesi europei. Se ciascuna petizione raggiungerà questi risultati la Commissione europea dovrà prenderle in considerazione, accogliendole o rifiutandole con un parere motivato.