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Immobiliare: tracciamo il quadro della situazione

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Le buone prospettive dei primi mesi dell’anno si sono scontrate con la pandemia. Vediamo quanto questa ha influito sull’andamento del mercato immobiliare
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Le buone prospettive dei primi mesi dell’anno si sono scontrate con la pandemia. Vediamo quanto questa ha influito sull’andamento del mercato immobiliare

Abbiamo vissuto mesi difficilissimi, sotto tutti i punti di vista. Come se l’è cavata il mercato immobiliare? Troviamo le risposte nell’interessante report realizzato da Scenari Immobiliari.

L’analisi ci dice che crollano del 29,2% le compravendite immobiliari in Italia nel primo semestre del 2020, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I prezzi restano invece fermi con una media del -0,4% tra i capoluoghi di regione, ma con punte del -1,7% a Bari e del -2% a Palermo.

Causa Coronavirus, viene sottolineato, il primo semestre 2020 è stato particolarmente anomalo nella storia del mercato immobiliare italiano. “Era partito con buone prospettive ma si è fermato per la pandemia fino a metà maggio. E solo nel mese di giugno, e non dappertutto, ha ripreso regolarmente”, sostiene Scenari immobiliari.

A Roma il mercato nel primo semestre ha segnato il -13,5% di affari in un anno (prezzi a -0,1%); a Milano si è arrivati al -16,1% per quanto riguarda i volumi e al -0,3% sui prezzi. Ora “mentre il mercato romano ha ripreso un ritmo quasi normale, a Milano, sul fronte delle abitazioni usate, c’è ancora molta lentezza nelle trattative. Nel capoluogo lombardo, va meglio il mercato del nuovo che ha ripreso con un ritmo sostenuto, tornato ai ritmi pre Covid-19”, si legge nello studio.

Cambiano i desideri degli italiani

Sul fronte delle locazioni cresce la domanda, ma con una netta preferenza con case con terrazzi o giardini. Gli affitti rimangono stabili e aumenta l’offerta di appartamenti per periodi medio lunghi a causa della flessione del mercato “short rent”.

Con la pandemia, ha evidenziato Mario Breglia, presidente di Scenari immobiliari, “è calata la propensione all’acquisto perché molte famiglie sono preoccupate dall’evoluzione dell’economia e del mercato del lavoro. La parte solvibile della domanda, almeno mezzo milione di persone, ha ben chiaro il tipo di prodotto desiderato: si cercano case con terrazzo o giardino. Si è disposti anche a comprare in un quartiere periferico pur di avere una stanza in più e adatte a una condivisone di lavoro e vita quotidiana”.