Capire dove sta andando il mercato dei mutui non è solo utile, è essenziale se stai pensando di acquistare casa, ristrutturarla o semplicemente vuoi fare scelte più consapevoli. Conoscere i numeri e i comportamenti reali può farti risparmiare tempo e denaro.
Kìron, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, ha analizzato le richieste di mutuo raccolte nel 2024, confrontandole con quelle del 2023. Il quadro che emerge racconta molto più di una semplice statistica: descrive le scelte, le paure e le strategie di chi oggi affronta il mercato immobiliare. E forse anche le tue.
Prima casa in cima alle priorità
Nel 2024, quasi tutte le richieste di mutuo – il 92,8% – sono finalizzate all’acquisto della prima casa. In lieve crescita la domanda per la seconda casa (2,1%) e per le surroghe (+0,9%). Cala, invece, proprio la quota di mutui per la prima casa, che scende dell’1,3% rispetto all’anno precedente. Stabili le richieste per ristrutturazione, liquidità e consolidamento debiti.
Tasso fisso: la scelta della sicurezza
Con il rientro dei tassi d’interesse su livelli più favorevoli, la quasi totalità dei mutuatari – il 95% – ha scelto il tasso fisso. Il tasso misto si ferma al 3,6%. I mutui a tasso variabile, invece, crollano di oltre il 14% rispetto al 2023: segno evidente della preferenza per rate prevedibili e stabili.
Durata lunga per rate leggere
Chi accende un mutuo oggi, lo fa pensando al lungo termine. La durata media è di 26,6 anni e oltre il 62% dei contratti rientra nella fascia 26-30 anni. Solo il 6,8% sceglie durate più brevi (tra 10 e 15 anni), confermando la tendenza a diluire l’impegno economico nel tempo.
Importi in crescita, ma con equilibrio
L’importo medio erogato è salito a 119.000 euro, in aumento rispetto ai 115.400 dell’anno precedente. Il 39,9% dei mutui ha un valore tra 50.000 e 100.000 euro, il 37,3% tra 100.000 e 150.000. Solo una piccola parte – il 6,4% – supera i 200.000 euro.
In sintesi, il 2024 ci consegna un mercato dei mutui più prudente, razionale e orientato alla stabilità. Un segnale chiaro per chi vuole entrare (o rientrare) nel mondo del credito con maggiore consapevolezza.