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Mutui: tutti i dati sul mercato della seconda casa

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Sempre più italiani scelgono di investire in una seconda casa, ma con prudenza: i dati sui mutui rivelano chi compra, quanto spende e come cambia il mercato

Comprare una seconda casa non è solo un sogno o un desiderio di libertà: per molti italiani è una scelta d’investimento che richiede pianificazione e consapevolezza. I dati 2024 di Kìron Partner, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, tracciano un profilo preciso di chi richiede mutui per la seconda abitazione: consumatori solidi, più prudenti e con un approccio strategico alle proprie finanze.

L’indagine condotta sulle reti Kìron ed Epicas evidenzia un trend chiaro: chi acquista un secondo immobile tende a impegnare meno capitale preso in prestito e a coprire una parte maggiore dell’investimento con risorse proprie. Una scelta che riduce il rischio, ma anche l’importo complessivo del finanziamento.

Dal punto di vista delle banche, però, i mutui per seconde case restano più esposti: in caso di difficoltà economiche, è proprio su questi che si tende a interrompere prima i pagamenti. Di conseguenza, le condizioni di accesso risultano più rigide, con tassi d’interesse leggermente superiori e criteri di valutazione più severi rispetto ai mutui prima casa.

I numeri del 2024

Nel corso dell’anno, l’importo medio concesso per l’acquisto di una seconda abitazione è stato pari a 109.543 euro, contro i 118.551 euro medi destinati alla prima casa. Anche la quota di mercato è in crescita: le seconde case rappresentano oggi l’1,96% delle erogazioni totali della rete Kìron, in aumento rispetto all’1,61% del 2023.

Sul piano territoriale emergono differenze contenute ma significative: al Nord le seconde case coprono l’1,92% dei finanziamenti, al Centro l’1,69%, mentre Sud e Isole si distinguono con il 2,30%.

Quanto ai tassi, la preferenza resta schiacciante per il fisso - scelto nel 96,3% dei casi - mentre il variabile si riduce a una presenza quasi simbolica. Anche chi acquista per investimento o svago sceglie dunque la stabilità di una rata prevedibile.

In definitiva, il 2024 conferma un profilo sempre più prudente: chi accende mutui per una seconda casa pianifica con attenzione, investe risorse proprie e punta sulla sicurezza, più che sulla leva finanziaria.