Beneficiare del Bonus Prima Casa può sembrare un percorso semplice, finché non entrano in gioco quote di proprietà, nuda proprietà e usufrutto. In questi casi capire se si ha davvero diritto alle agevolazioni diventa un rompicapo. Se anche tu ti trovi in una situazione “a metà”, ti interesserà questa risposta dell’Agenzia delle Entrate che fa chiarezza una volta per tutte. Partiamo dal quesito posto da un contribuente.
“Un soggetto già proprietario di 2/6 e nudo proprietario di 4/6 di un’abitazione, appartenendo l’usufrutto su detta quota alla madre, può chiedere le agevolazioni prima casa per un acquisto di abitazione posta nello stesso Comune?”
Andrea Santoro risponde su FiscoOggi
Per poter richiedere le “agevolazioni prima casa” è necessario che l’acquirente non sia titolare esclusivo o in comunione con il coniuge dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio in cui è situato l’immobile da acquistare. È di ostacolo alla richiesta di agevolazioni prima casa, dunque, l’essere titolare in via esclusiva o in comunione con il coniuge dei diritti sopra indicati. È invece possibile chiedere le agevolazioni prima casa se l’acquirente è contitolare con soggetti diversi (ad esempio come nel caso in esame) di una abitazione sita nel medesimo Comune ove si trova l’abitazione della quale l’acquirente non abbia la disponibilità esclusiva.
