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Testo Unico Rinnovabili: le proposte del settore fotovoltaico

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Ecco le idee dell’Alleanza per il Fotovoltaico per il Testo Unico Rinnovabili, volte ad accelerare autorizzazioni, investimenti e sviluppo del settore

Nel dibattito sul Testo Unico Rinnovabili c’è un punto che sta emergendo con forza: la semplificazione non può restare uno slogan. Le audizioni alla Camera hanno messo in luce questioni che toccano direttamente la crescita del fotovoltaico italiano. E mentre le istituzioni lavorano al decreto correttivo, il settore avverte che la partita si gioca ora, su dettagli capaci di accelerare gli investimenti o bloccarli del tutto. Per capire cosa è in gioco, basta ascoltare le richieste avanzate dall’Alleanza per il Fotovoltaico.

Nel confronto parlamentare sul correttivo al Testo Unico, l’Alleanza per il Fotovoltaico ha invitato le Commissioni Ambiente e Attività Produttive a intervenire su un aspetto determinante: trasformare la semplificazione in un meccanismo realmente operativo. Pur riconoscendo gli sforzi del Governo nel riordinare una materia stratificata, l’associazione ha segnalato come le autorizzazioni restino frenate da procedure lunghe, passaggi ridondanti e letture non omogenee delle norme, retaggio di anni di regolazione discontinua. Un contesto che, secondo l’Alleanza, può rallentare capitali e progetti proprio nel momento in cui il Paese ha bisogno di aumentare la capacità rinnovabile.

Sono state valutate positivamente alcune scelte, come l’inclusione dei sistemi di accumulo e l’allineamento delle compensazioni con la PAS. Altri interventi, invece, rischiano di introdurre nuovi livelli di complessità amministrativa. Per questo l’Alleanza ha chiesto di intervenire su nodi specifici: evitare che gli impianti fotovoltaici standard debbano ottenere una concessione preliminare, limitare i poteri di veto alle sole autorità titolari di parere vincolante, chiarire che l’“avvio dei lavori” coincide con l’apertura del cantiere. Tra le priorità anche procedure di esproprio con tempistiche definite e il riconoscimento dei contratti preliminari come prova di disponibilità delle aree, in linea con quanto previsto in altri Stati europei. L’associazione ha inoltre chiesto di adeguare la nozione di “progetto unico” alla giurisprudenza per evitare interpretazioni restrittive.

Testo Unico Rinnovabili: il commento del portavoce dell’Alleanza per il Fotovoltaico

Secondo il portavoce Filippo Fontana, “il fotovoltaico utility-scale è un pilastro per la sicurezza energetica e la competitività del Paese”. Ha accolto con favore l’inserimento della direttiva RED III, che assegna all’Italia un target del 39,4% di rinnovabili al 2030, sottolineando però che “senza regole stabili e applicabili, la semplificazione rischia di restare sulla carta” e che “il recepimento della RED III alza l’asticella di un sistema che necessita rapidità ed efficienza”.

Con oltre 30 GW di progetti in attesa di autorizzazione, l’Alleanza conferma la disponibilità a collaborare con le istituzioni per definire finalmente un impianto normativo stabile, capace di sostenere la transizione e rafforzare la posizione dell’Italia nel panorama europeo delle rinnovabili.