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Una casa per le giovani coppie dell’Emilia-Romagna

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Bonaccini-Gualmini: "Aumentiamo le risorse per dare un aiuto vero a chi vuole un presente per costruirsi un futuro. Casa pilastro del nostro welfare".

La Regione Emilia-Romagna investe 15 milioni di euro per dare una mano alle giovani coppie (e ad altri nuclei famigliari) che non riescono a trovare un’abitazione adeguata alle proprie condizioni economiche. Si tratta di un aiuto per il presente necessario a costruire un futuro: fino a 25mila euro per l’acquisto della prima casa.

Dal 2010, primo anno di attuazione del programma regionale, con l’emanazione di 10 bandi sono state 2.161 le famiglie che hanno potuto acquistare la prima casa, messa a disposizione da cooperative e imprese, con un contributo complessivo della Regione di quasi 52 milioni di euro.

I criteri del nuovo bando sono stati approvati nei giorni scorsi con una delibera dalla Giunta regionale, e illustrati oggi alla stampa dal presidente, Stefano Bonaccini, e dalla vicepresidente con delega alle Politiche abitative, Elisabetta Gualmini.

“Fin dall’inizio di questa legislatura - sottolinea Bonaccini - abbiamo preso l’impegno preciso, mantenuto negli anni, di affrontare il problema dell’emergenza abitativa, perché la casa è un fattore primario di coesione. Senza un'abitazione stabile e dignitosa le famiglie rischiano l'esclusione sociale. Quest’anno abbiamo destinato ancora più risorse sul bando per le giovani coppie, allargando l’aiuto ai casi di ristrutturazione: vogliamo dare un aiuto concreto ai giovani, achi vuole costruirsi una famiglia e a chi, semplicemente, vuole affrontare il futuro sganciandosi dal proprio nucleo di origine e non ha le possibilità economiche per farlo”.  

“Il bando che consente alle giovani coppie, ai genitori soli con figli, alle famiglie con più di tre figli di accedere a contributi regionali per l’acquisto della prima casa - afferma Gualmini - è un punto di forza delle politiche abitative della nostra Regione. Abbiamo voluto destinare a questo intervento risorse ingenti, 15 milioni di euro, una cifra superiore a quella stanziata con l’ultimo bando. Possedere una casa propria - aggiunge la vicepresidente della Giunta -  è ancora per molti un sogno, soprattutto per i giovaniche vogliono costruirsi una prospettiva futura. Con l'approvazione dei criteri per dar corso al nuovo bando, diamo un segnale importante di responsabilità. I nostri cittadini e la comunità intera hanno bisogno di risposte il più possibile adeguate alle loro legittime aspettative”.

CRITERI E REQUISITI D’ACCESSO
Vengono stanziati 10,5 milioni di euro. Sarà possibile ottenere un contributo che va da un minimo di 20mila finoa un massimo di 25 mila euro, da scontare sul prezzo di vendita degli alloggi. I potenziali acquirenti della prima casa saranno le giovani coppie, ma al bando possono concorrere anche nuclei composti da una sola persona o famiglie monoparentali o con più di tre figli (almeno uno sotto i 18 anni), nei quali un genitore abbia meno di 45 anni. Il reddito Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) massimo del nucleo famigliare deve essere compreso fra 41 a 55 mila euro annui.È possibile scegliere tra gli alloggi, distribuiti su tutto il territorio regionale, messi a disposizione da cooperative e imprese, il cui elenco sarà pubblicato nella sezione specifica del sito web della Regione nel mese di maggio.

Il valore degli alloggi non può superare i 300 mila euro per i Comuni capoluogo di provincia o con più di 50 mila abitanti; 250 mila euro per tutti gli altri Comuni.  

Oltre ai requisiti legati al reddito, all’età e alla composizione del nucleo familiare, per accedere ai contributi regionali è obbligatorio essere cittadino italiano, dell’Unione europea, extraeuropeo, purché in possesso di regolare permesso di soggiorno almeno biennale e di un lavoro. Inoltre, almeno un componente della famiglia deve essere residente o svolgere la propria attività lavorativa in un comune dell’Emilia-Romagna.