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Nuovi spazi finanziari per l’edilizia scolastica

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Un articolo della Legge di Bilancio, in discussione alla Camera, prevede un orizzonte temporale di 3 anni e dà quindi la possibilità agli Enti di programmare gli interventi con un respiro maggiore.

Buone nuove per l’edilizia scolastica arrivano dalla Legge di Bilancio 2017, che è in discussione alla Camera dei Deputati: gli Enti locali potranno richiedere ulteriori spazi finanziari. E questo vale anche per la costruzione di nuove scuole.

La misura, ad oggi articolo 65 del testo consegnato alla Camera, prevede un orizzonte temporale di 3 anni, dando quindi la possibilità agli Enti di programmare gli interventi con un respiro maggiore. Al fine di rendere certo l’avvio dei lavori in tempi rapidi, gli Enti Locali dovranno comunicare gli spazi finanziari di cui necessitano entro i primi mesi di ciascun anno: 2017, 2018, 2019. Come indicato dalla norma, per accedere agli spazi finanziari è necessario disporre di un progetto esecutivo completo del cronoprogramma della spesa, così da poter richiedere gli spazi effettivi di cui si necessita anno per anno. Con l’obiettivo di un ottimale utilizzo delle risorse, infatti, la norma mette in campo tutti gli elementi possibili per individuare gli Enti più pronti alla realizzazione degli interventi prevedendo anche l’esclusione dal benefico per gli anni futuri per gli Enti che non utilizzeranno gli spazi finanziari loro concessi.

In merito agli aspetti finanziari, la proposta di intervento normativo prevede la neutralizzazione degli effetti sul pareggio di bilancio per due fonti di finanziamento: l’avanzo di amministrazione e il ricorso all’indebitamento.

Tuttavia, se per le coperture da debito è necessario aspettare l’approvazione dell’articolo 65, l’avanzo di amministrazione è invece già utilizzabile in applicazione e nel rispetto del principio contabile 5.4. Il principio prevedere che, per i soli lavori pubblici, basti l’avvio delle procedure di affidamento per poter inserire le somme all’interno dell’FPV (Fondo Pluriennale Vincolato ) in entrata nell’anno successivo (2017).

Quindi, grazie al principio 5.4., gli Enti possono già ottenere sostanzialmente i medesimi benefici che grazie alla legge di stabilità 2017 saranno poi estesi anche alle coperture da indebitamento.

Sia in caso di avanzo di bilancio, sia in caso di debito, ci sono concrete possibilità di utilizzare tutte le risorse a disposizione degli Enti.