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Quartier generale Swatch: il legno verso nuove vette

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La struttura in legno, una delle più grandi al mondo, è stata progettata dallo studio di architettura Shigeru Ban Architects. Vediamo quali sono le sue caratteristiche
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La struttura in legno, una delle più grandi al mondo, è stata progettata dallo studio di architettura Shigeru Ban Architects. Vediamo quali sono le sue caratteristiche

L’edilizia e l’architettura in legno aggiornano la loro storia grazie a una nuova pietra miliare. Si tratta del quartier generale di Swatch, noto marchio di orologi, sorto nella cittadina svizzera di Bienne. Cosa lo rende speciale? Andiamo a scoprirlo.

La struttura in legno, una delle più grandi al mondo, è stata progettata dallo studio di architettura Shigeru Ban Architects. Di rilievo il collegamento con la cosiddetta Cité du Temps, lo spazio espositivo targato Swatch e Omega, dedicato al tema del tempo.

Il quartier generale è perfettamente integrato nel contesto. Bienne, infatti, è nota per la sua scuola di ingegneria del legno.

Le caratteristiche tecniche dell’edificio

La struttura, come potete vedere nella gallery sul sito dello studio, è curva e misura ben 240 metri. Si caratterizza per una griglia in legno che ricorda una conchiglia. Sono state usate circa 4.600 travi, create grazie a un sistema di stampa in 3D.

Anche la copertura è di legno: costituita da 2.800 elementi disposti a nido d’ape, caratterizza la gran parte della facciata. Il notevole impatto estetico strizza l’occhio alla praticità e alla sostenibilità, dato che la struttura si distingue per l’ingresso della luce naturale e per l’elevato isolamento termico.

All’interno, l’edificio misura 25.000 metri quadri ed è suddiviso in cinque piani. Molto scenografico è l’ascensore trasparente che consente anche l’accesso al ponte di collegamento con la citata Cité du Temps. La struttura è stata pensata come un luogo di lavoro, ma non solo. Oltre agli uffici, sono presenti aree comuni per il relax e lo svago degli impiegati.

La sostenibilità è garantita anche grazie ad altri dettagli, non trascurabili: l’illuminazione artificiale, il riscaldamento e il raffrescamento sono possibili principalmente grazie all’impianto fotovoltaico presente sul tetto e a un sistema di pompaggio delle acque sotterranee.

Insomma, con il legno siamo già nel futuro.