Piazza Viviani

Descrizione Progetto

Concorso di idee - project team: Dario Vanetti, Walter Villa, Ewelina Maliborska, Marcello Pari, Maurizio Rini.

Il progetto interpreta il vuoto urbano costituito da Piazza Viviani, quale possibilità esplicativa di un processo di rinaturalizzazione dello spazio civico, seppure guidato da strutture formali consolidate e consolidanti, in grado di restituire una nuova identità urbana locale.

Nel suo costituirsi il progetto assume quale azione propedeutica l’applicazione di una visione analitica alla morfologia urbana, compiendo un percorso di lettura interpretativa della forma urbana, capace di identificare invarianti, permanenze, margini, crinali formali e tessuti deboli della città, chiarendone il ruolo e le reciproche interrelazioni.

L’approccio sottostante il progetto tende a considerare la nuova configurazione di Piazza Viviani come “spiaggia urbana” trattenuta dalla città nei confronti dell’erosione costiera operata dal normale movimento del mare; per tale motivo procede al disvelamento di una sorta di suolo originario che nel suo palesarsi schiude alla concretizzazione di nuove conformazioni fisiche dello spazio.

Il nuovo suolo antico si impone come un luogo di misurate dune, di avvallamenti dolci dove i movimenti sabbiosi più o meno casuali provano ad intessere una relazione specifica con le trame, i segni, i disegni dell’edificato ottocentesco, così fondativo e caratterizzante, al pari della distesa marina, dell’abitato di Marina di Pisa.

La perseguita stratificazione delle geometrie identificate, assunte quali principi direttori per la strutturazione degli elementi fisico-architettonici dello spazio e di quelli di arredo urbano e illuminazione, ne dispone la distesa sul suolo riconquistato della spiaggia urbana, determinando nella reciproca relazione degli uni con l’altra una qualità emergente capace di assumere lo statuto di nuovo luogo urbano.

Planimetria Progetto