Accelerare al massimo i sopralluoghi FAST, attività propedeutica indispensabile all’avvio della fase della ricostruzione. È questo l’obiettivo degli architetti italiani e in particolare degli Ordini territoriali di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, L’Aquila, Macerata, Perugia, Rieti, Teramo e Terni, unitamente al Consiglio Nazionale.
“In una serie di recenti incontri sul territorio - sottolinea Giuseppe Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale - abbiamo garantito agli Ordini delle aree terremotate che si sono impegnati a sensibilizzare ancora di più i propri iscritti, tutta la necessaria assistenza per gestire al meglio i colleghi che, facendo propria la responsabilità professionale ed etica assunta dagli architetti italiani all’indomani degli eventi sismici che a partire dallo scorso agosto hanno ferito il nostro Paese, sono in prima linea nella difficile fase della ricostruzione”.
Con il risultato che, ad esempio, nelle sole Marche, sono ben 238 gli architetti suddivisi in 119 squadre che garantiranno per alcuni mesi in modo pressoché continuativo la loro presenza sul territorio al fine di terminare i sopralluoghi in tempi brevi.
“Il confronto sul territorio - conclude Cappochin - ha rappresentato una esperienza certamente positiva, dal quale sono emerse oggettive criticità, ma anche concrete proposte per superarle; scaturite, soprattutto, idee e approfondimenti significativi per avviare idonei rapporti di collaborazione con le pubbliche amministrazioni, nonché con operatori privati, al fine di promuovere concorsi di progettazione innovativi rispetto agli standard italiani, che possono e devono diventare modelli di riferimento per la progettazione di qualità della quale mai, come in questo periodo, il nostro Paese ha bisogno”.