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Cosa aspettarsi dal mercato immobiliare?

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C’è desiderio di acquistare casa grazie alla fiducia ritrovata e ad un accesso al credito decisamente migliorato negli ultimi mesi e che dovrebbe confermarsi anche per il futuro.

La stabilità dei prezzi e l’aumento delle transazioni sono segnali chiari: il mercato immobiliare ha finalmente intrapreso la strada dell’uscita dalla crisi. Le reti Tecnocasa e Tecnorete offrono ulteriori spunti positivi: c’è desiderio di acquistare casa grazie alla fiducia ritrovata e ad un accesso al credito decisamente migliorato negli ultimi mesi e che dovrebbe confermarsi anche per il futuro.

Le compravendite per il 2017 sono attese ancora in aumento (tra +6% e +8%) e questo trend interesserà tutte le realtà territoriali. Sul versante prezzi ci si aspetta un leggero aumento (tra 0% e +2%) per il 2017 ma solo per le grandi città, mentre per i capoluoghi di provincia e per l’hinterland delle grandi città occorrerà aspettare il 2018. Anche il sentiment espresso dagli operatori è orientato in tal senso.

L’andamento dell’economia e dell’occupazione, nonché il comportamento degli istituti di credito che rimarranno comunque prudenti, contribuiranno a confermare o meno questo scenario di mercato. Scenario che vede nella consapevolezza “del reale valore dell’immobile” da parte degli acquirenti, dei venditori ma soprattutto da parte dei professionisti del settore real estate, un elemento importante per il corretto funzionamento del mercato. Se così fosse vorrebbe dire che la crisi immobiliare qualcosa, forse, avrà insegnato.

Sul fronte mutui, le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 35.732 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso si registra un aumento delle erogazioni pari a +26,8% e i volumi hanno quasi raggiunto il totale erogato in tutto il 2015. È quanto emerge dai dati riportati nel Bollettino Statistico IV-2016 pubblicato da Banca d’Italia nel mese di Gennaio 2017.

Eccetto un lieve rallentamento nei mesi estivi, la domanda di mutui da parte delle famiglie è in crescita da tre anni e mezzo (e nel 2016 è aumentata del 15% rispetto all’anno precedente), la Banca Centrale Europea continuerà a sostenere i finanziamenti a famiglie e imprese e l’offerta relativa ai mutui continuerà a migliorare. I principali indici di riferimento dei tassi sono ancora a livelli molto bassi, riducendo in questo modo il costo dei finanziamenti e creando nuove opportunità per il mercato e le famiglie.