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Gli italiani sono soddisfatti della casa? Solo il 25%

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Giunto alla sua quarta edizione, l’Osservatorio vede per la prima volta Leroy Merlin, ideatore dell’iniziativa, affiancato da Saint-Gobain.

Monitorare gli stili abitativi degli italiani per fotografare lo stato dell’arte e offrire agli addetti ai lavori informazioni su tendenze e caratteristiche della casa del futuro, secondo le aspettative dei loro abitanti. Questo l’obiettivo dell’Osservatorio sulla Casa 2017, indagine Doxa presentata a Milano.

Giunto alla sua quarta edizione, l’Osservatorio vede per la prima volta Leroy Merlin, ideatore dell’iniziativa, affiancato da Saint-Gobain, in un percorso che mira a coinvolgere nell’indagine un numero sempre crescente di player di spicco del mondo dell’abitare.

Lo studio, condotto su un campione di 1500 individui rappresentativo della popolazione italiana, è stato sviluppato a partire dalla definizione di 5 pilastri, ovvero 5 aspetti su cui si concentra l’attenzione quando si parla di “casa ideale”.

Più in particolare l’indagine ha esaminato: la casa attenta alla salute, la casa comoda da vivere, la casa che fa risparmiare, la casa rispettosa dell’ambiente e la casa smart.

Il primo dato significativo indica che, pur restando confermato il ruolo centrale che la casa riveste ancora per gli italiani, il 25% degli intervistati si dichiara soddisfatto della propria abitazione. Ad esempio, se tra le maggiori preoccupazioni sulla salubrità della propria casa ci sono l’inquinamento dell’aria interna (69%) e l’inquinamento acustico (80%), le soluzioni per combattere i due fenomeni non sono conosciute come si potrebbe immaginare.

A questo riguardo, Giulio De Gregorio, Direttore Habitat di Saint-Gobain in Italia, ha dichiarato: “Pochi sanno che l’inquinamento interno è 5 volte maggiore di quello esterno, ma ciò che sorprende ancora di più è quanto poco siano conosciute le maggiori cause che influiscono sulla qualità interna dell’aria, ovvero gli aldeidi, i VOC - Composti Organici Volatili - (presenti in deodoranti, materiali per la pulizia della casa ma anche in molti materiali da costruzione, come colle, solventi, pitture) e muffe provenienti dall’umidità. Oggi esistono materiali edili che non contengono VOC e soprattutto che sono in grado di neutralizzare quelli esistenti.”

Il comfort rappresenta anch’esso un tema centrale quando si parla di abitazione ideale. A questo riguardo, se da un lato sono prioritari fattori quali le caratteristiche del quartiere, la vicinanza ai mezzi pubblici e ai negozi, non mancano interessanti insight che rivelano come la casa comoda per l’Italiano sia quella che si “modifica”, in base alle sue esigenze (aumento dei membri della famiglia, necessità di ricavare nuovi spazi, etc.). L’abbellimento di uno o più ambienti costituisce un modo per amare maggiormente la propria casa. L’indagine rivela che oltre l’85% degli intervistati ha eseguito almeno uno dei lavori di abbellimento e che la spesa media ad essi riferita si aggira intorno ai 3.000 €.

Secondo lo studio, solo il 24% degli intervistati considera l’efficientamento energetico legato all’isolamento termico un fattore primario nella scelta dell’abitazione. Eppure l’impatto economico dei costi legati al riscaldamento e al raffrescamento della propria casa è più che noto. Anche in questo caso si riscontra una scarsa conoscenza delle soluzioni esistenti. Sono bassi i coefficienti legati al tema dell’ecosostenibilità: solo il 21% è soddisfatto della qualità dei materiali di costruzione della propria casa e solo il 15% ha installato pannelli fotovoltaici sulla propria abitazione (o è in procinto di farlo). Di fatto, appare chiaro che l’Italiano non è interessato al tema in assoluto, ma solo in funzione del proprio benessere.

La casa intelligente, ovvero quella dotata di apparecchi comandabili a distanza, non è ancora nel cuore di tutti gli italiani, tuttavia il 16% considera la presenza di sistemi innovativi un elemento molto importante nella scelta della casa. Tra gli apparecchi più desiderati ci sono quelli utilizzati per il monitoraggio a distanza degli ambienti.

Note dolenti, infine, per i dati relativi al tema del rischio sismico e a quello dell’utilizzo degli incentivi fiscali. Per quanto riguarda il rischio sismico, nonostante i terribili accadimenti degli ultimi anni, il 13% degli intervistati non sa se vive in una zona sismica (!) e il 45% non sa se la propria abitazione è stata costruita rispettando norme antisismiche.

In conclusione, tuttavia, la ricerca evidenzia quanto ancora ampia sia la distanza tra le scelte fatte oggi dagli italiani e la casa da loro desiderata.