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Mercato immobiliare: il trend dei prezzi

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Analizzando le grandi città si evidenzia che Milano, Firenze Palermo, Roma e Verona hanno perso meno rispetto alla media nazionale. Il 2016 si è aperto sotto buoni auspici per il settore.

Dal primo semestre del 2007 al secondo semestre del 2015, a livello nazionale, i valori immobiliari sono diminuiti del 38,7%. Lo rivela un'analisi dell'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa.

Grandi città - Analizzando le grandi città si evidenzia che Milano, Firenze, Roma, Verona e Palermo hanno perso meno rispetto alla media nazionale. In particolare Milano, dove gli immobili hanno lasciato sul terreno il 27,8% del loro valore. A seguire Firenze con -30%, Roma con -33,3%, Verona con -36,3% ed infine Palermo con -38,2%. Il peggior risultato spetta a Genova con -47,2%, diminuzione che è stata abbastanza uniforme in tutte le macroaree della città che in diversi anni hanno riscontrato anche cali di prezzi a due cifre. In generale il 2012 è stato l’anno peggiore per il mercato immobiliare italiano.

Macro aree - L’analisi delle macroaree nelle grandi città rileva che le zone centrali di Milano tengono meglio. Infatti, a partire dal primo semestre del 2007, nel capoluogo lombardo il calo delle quotazioni nelle aree centrali è stato solo dell'8,1%, mentre negli anni 2010, 2012 e 2014 si è registrata stabilità o addirittura un leggero aumento dei valori immobiliari. Il centro di Firenze ha visto nello stesso arco temporale una contrazione del 18,3%, maggiore di quella di Milano, ma comunque meno importante rispetto ad altre realtà, con ben 4 anni di prezzi stabili e il 2015 con quotazioni in aumento. Anche Roma vede le realtà centrali tenere meglio rispetto ad altre metropoli, con una contrazione del 19,6% seguita dal centro di Verona con il -22,2%. Il 2015 ha visto prezzi in leggera ripresa nel centro di Bologna, Firenze e Verona.

Il 2016 si è aperto con buoni auspici, soprattutto dal lato delle compravendite, e si ritiene anche che ciò si rifletterà sul trend dei prezzi che già in questa prima parte dell'anno potrebbero dare maggiori segnali di stabilità ed in alcuni casi di aumento.