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Scuole: lesioni strutturali in una su 10

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È uno dei principali dati del XIV Rapporto di Cittadinanzattiva su sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola, presentato a Roma. Emerge un quadro allarmante.

Più di una scuola su dieci ha lesioni strutturali. Un istituto scolastico su tre si trova in zone ad elevata sismicità e soltanto l’8% è stato progettato secondo la normativa antisismica. Due terzi delle scuole non possiedono la certificazione di agibilità statica. Prendendo in esame i locali scolastici emerge che le aule sono in discrete condizioni strutturali, ma spesso sono troppo piccole e non hanno sussidi adatti agli studenti con disabilità. Nella metà delle scuole mancano le palestre e, in un istituto su quattro, si mangia in locali impropri.

Sono questi alcuni dei principali dati del XIV Rapporto di Cittadinanzattiva su sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola, presentato a Roma. Il Rapporto fa il punto sullo stato delle scuole italiane, attraverso i dati del monitoraggio civico condotto su circa 150 edifici scolastici di tutta Italia e tramite la lettura di informazioni e fonti ufficiali. Fra le novità di quest’anno, una disamina della ricostruzione degli edifici scolastici nelle zone colpite dal terremoto negli ultimi anni (Emilia Romagna, Abruzzo e Molise), accompagnata da alcune fotografie che fanno parte di un viaggio fotografico nelle scuole italiane, condotto da Cittadinanzattiva insieme al fotografo Rocco Rorandelli.

7 scuole su 10 con lesioni sulla facciata esterna

Le scuole monitorate da Cittadinanzattiva appartengono a queste 10 Regioni: Piemonte, Lombardia, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Nel 15% delle scuole sono state riscontrate lesioni strutturali, in gran parte (73%) sulla facciata esterna, nel 27% negli ambienti interni. I distacchi di intonaco sono stati riscontrati nel 38% delle segreterie, nel 23% delle sale professori, nel 21% dei corridoi, nel 16% dei bagni, nel 14% delle palestre e delle aule, nel 13% delle aule computer, nel 10% dei laboratori, nel 9% delle biblioteche, nell’8% delle mense. I segni di fatiscenza interessano invece il 33% delle segreterie, il 27% dei bagni, il 25% delle palestre, il 21% dei corridoi, il 17% delle sale professori, il 14% delle aule computer e delle aule, il 10% dei laboratori e delle mense, il 9% delle biblioteche.

Crolli nelle scuole: 112 in tre anni scolastici

Solo nello scorso anno scolastico sono stati segnalati dalla stampa locale 31 episodi di crolli, con feriti tra gli studenti e il personale, oltre che danni alle cose e alle strutture. In alcuni casi eventi annunciati e prevedibili, in altri totalmente inaspettati. Si tratta di crolli di solai, tetti, controsoffitti, distacchi di intonaco, caduta di cancelli, ventilatori, che si verificano in modo indifferenziato nelle scuole del Nord e del Centro-Sud, negli istituti comprensivi come nelle scuole superiori, nei piccoli centri come nei grandi.

Certificazioni: molte le scuole sprovviste nelle zone a rischio sismico

Solo il 35% delle scuole del campione monitorato da Cittadinanzattiva possiede il certificato di agibilità statica, il 32% quello di agibilità igienico-sanitaria, mentre il certificato di prevenzione incendi è presente appena nel 10% delle scuole monitorate (il rilascio della certificazione della prevenzione incendi per gli edifici scolastici è stato prorogato al 31 dicembre prossimo). Facendo riferimento ai dati nazionali del Miur (Anagrafe edilizia scolastica, 2015), emerge che la certificazione di agibilità è assente in oltre il 94% delle scuole calabresi e in circa la metà degli istituti di Lazio, Sicilia, Sardegna e Campania. Esaminando le province coinvolte di recente da terremoti (Rieti, Ascoli Piceno, Fermo, l’Aquila, Teramo e Perugia) risulta che tale certificazione è presente solo nell’8% delle scuole di Rieti e provincia, nel 23% circa di quelle di L’Aquila e Teramo. Sui Piani di emergenza, i dati ufficiali risultano molto disomogenei a livello regionale: bene Veneto (dove le scuole che hanno il Piano sono più del 90%), Basilicata, FVG, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia (tutte oltre l’80%). Male l’Abruzzo, dove soltanto il 27% ha redatto il Piano. In Calabria l’informazione risulta addirittura assente. Fra le province colpite di recente dai terremoti, male l’Aquila (ne è privo l’80% delle scuole) e Teramo (72%).

Aule in discrete condizioni; palestre assenti in una scuola su due; e per mangiare, in quasi un caso su quattro si utilizzano locali impropri

Da sottolineare che purtroppo non tutte le scuole sono dotate di palestre e mense: mancano rispettivamente nel 50% e nel 23% del totale. Quando la palestra non è presente nell’edificio scolastico le attività sportive o di educazione motoria si svolgono nei cortili, nelle palestre esterne, in altri spazi quali l’atrio, una sala comune, l’aula di psicomotricità, ma in 5 scuole non vengono svolte. Nelle scuole sprovviste di locale mensa gli studenti mangiano di solito negli atri degli edifici scolastici e nelle aule utilizzate per le lezioni “ordinarie”.

Studenti con disabilità: più di un bagno su quattro è inaccessibile e le aule sono troppo piccole e senza sussidi adatti

Nel 43% delle scuole mancano posti auto riservati ai disabili nel cortile o nel parcheggio interno. Nel 30% dei casi il percorso per raggiungere l’ingresso non è facilmente praticabile da chi ha problemi deambulatori. Solo il 23% degli edifici scolastici su più piani dispone di un ascensore. Anche quando è presente in una scuola su quattro non è funzionante. A livello di servizi didattici, le barriere architettoniche sono particolarmente diffuse nelle biblioteche (35%), nei bagni (28%), nelle aule computer (27%) e nei laboratori (24%). Inaccessibili ai disabili anche il 17% delle palestre, il 16% delle aule, il 14% delle mense e il 9% dei cortili. In particolare, nella gran parte delle aule (78%) in cui sono presenti studenti con disabilità motoria non c’è spazio sufficiente per consentire il movimento della carrozzina. Nel 73% non ci sono attrezzature didattiche o tecnologiche per facilitare la partecipazione alle lezioni degli studenti con disabilità.

Le proposte di Cittadinanzattiva

#scuolatrasparente. Rendere noti i tempi e i costi dell’aggiornamento dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica che avrebbe dovuto essere aggiornata a gennaio 2016, ad esempio inserendo i dati relativi alle certificazioni, ad oggi ancora mancanti nonostante se ne fosse annunciata la pubblicazione a gennaio 2016. Rendere funzionante e completa la App relativa alla Anagrafe. Rendere effettiva l’applicazione delle norme in materia di accesso civico agli atti che riguardano la scuola da parte dei cittadini e delle associazioni.

#ascuoladisicurezza. In sede di Osservatorio dell’edilizia scolastica, varare un piano di attività da proporre alle scuole in vista della Giornata nazionale della sicurezza delle scuole, promossa da 13 anni da Cittadinanzattiva ed istituzionalizzata dal MIUR con la data ufficiale del 22 novembre.