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Immobiliare: a quanto ammonta lo stock di mutui in essere?

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Troviamo la risposta e approfondiamo la questione grazie a un’analisi del mercato immobiliare basata sui dati relativi al secondo trimestre del 2022
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Troviamo la risposta e approfondiamo la questione grazie a un’analisi del mercato immobiliare basata sui dati relativi al secondo trimestre del 2022

Se prendiamo in considerazione tutti i mutui attivi in Italia e sommiamo gli importi, quale cifra raggiungiamo? Vi proponiamo un’analisi del mercato immobiliare che risponde a questa domanda e fornisce ulteriori indicazioni sull’accesso al credito.

Lo studio degli esperti di Kìron Partner si basa sui dati di Banca d’Italia. Tracciando il trend storico è emerso che nel secondo trimestre 2022 si è registrato lo stock di mutui in essere più alto di sempre pari a 370.313 milioni di euro.

A inizio 2022, con le rilevazioni del primo trimestre era stato superato il precedente importo più alto di stock mutui mai registrato, e si era fissato il nuovo massimo con più di 363 miliardi di euro. Con questo trimestre ci lasciamo quindi alle spalle il risultato dello scorso trimestre e viene fissato un nuovo massimo ai mutui in essere circolanti.

Il passo con il quale crescono le consistenze è in linea con quanto rilevato in precedenza: +6% su base annua (+1,89% su base trimestrale).

Alla luce dei tassi di mercato ancora favorevoli, con i quali sono stati collocati i finanziamenti durante gli ultimi quattro anni, lo stock dei mutui circolanti è in buona parte composta da finanziamenti a tasso fisso, il che presuppone un minor rischio sia in capo alle famiglie sia in capo agli istituti eroganti.

Cosa aspettarsi per i prossimi mesi?

La tendenza sembra però volgere al termine: il repentino innalzamento dei tassi di interesse registrato negli ultimi mesi sembra aver spostato la scelta sui prodotti più convenienti ma anche più rischiosi come il tasso variabile. La crescita delle consistenze, in corso da settembre 2015, molto probabilmente proseguirà anche in virtù della maggiore incidenza dei nuovi contratti erogati rispetto alle operazioni di sostituzione e surroga.