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Immobiliare: è il momento delle case indipendenti?

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Diamo un’occhiata ai dati relativi al primo semestre del 2021, riguardanti gli acquisti di case indipendenti e semindipendenti sul mercato immobiliare
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Diamo un’occhiata ai dati relativi al primo semestre del 2021, riguardanti gli acquisti di case indipendenti e semindipendenti sul mercato immobiliare

Dopo il lockdown della primavera 2020, sul mercato immobiliare si è colto un segnale molto chiaro. Le case indipendenti e semindipendenti erano in cima alla lista dei desideri degli acquirenti. Vediamo se questa tendenza è proseguita nella prima parte del 2021.

Analizzando le compravendite effettuate attraverso le agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete, nel primo semestre dell’anno si rileva che il 22,1% è costituito da soluzioni indipendenti e semindipendenti. Si tratta di una percentuale in crescita, un anno fa infatti si fermava al 20,0%, mentre due anni fa si attestava al 18,5%. L’aumento della percentuale di acquisti di queste tipologie nel 2021 è da attribuire ancora anche all’emergenza sanitaria in corso e ai lunghi periodi di lockdown, situazione che sta spingendo molte persone all’acquisto di tipologie ampie e dotate di spazi esterni.

Per quanto riguarda le soluzioni indipendenti e semindipendenti, i tagli maggiormente compravenduti sono quelli che si collocano tra 101 e 150 mq e che compongono il 28,1% delle transazioni. A seguire, con il 23,7% delle scelte, ci sono i tagli con ampiezza compresa tra 151 e 200 mq, seguiti dalle tipologie con metrature comprese tra 51 e 100 mq (21%). Da segnalare, rispetto agli ultimi 2 anni, un aumento delle percentuali di acquisto di soluzioni con un’ampiezza superiore ai 150 mq. Anche in questo caso il trend è determinato in parte dalla pandemia che sta spingendo gli acquirenti, quando possibile, all’acquisto di abitazioni più ampie rispetto al passato.

Le soluzioni indipendenti e semindipendenti si acquistano soprattutto come abitazione principale (79,8%). Le case vacanza compongono l’8,4% delle compravendite di queste tipologie, mentre gli acquisti per investimento si attestano all’11,8% e sono in ripresa rispetto al 2020 quando si fermavano al 10,4%. Chi compra queste tipologie per investimento, in particolare i rustici, intende realizzare strutture ricettive (B&B, case vacanza, agriturismi) categorie che nel primo semestre del 2020 erano state duramente colpite dal blocco dei flussi turistici.

Chi sono gli acquirenti di case indipendenti? E come comprano?

Il mercato delle soluzioni indipendenti e semindipendenti vede una prevalenza di compravendite da parte di persone con un’età compresa tra 35 e 44 anni (31,9%), seguiti da acquirenti con un’età compresa tra 18 e 34 anni (25,2%) e tra 45 e 54 anni (25,1%). Si tratta di percentuali sostanzialmente invariate rispetto al 2019, mentre nella prima parte del 2020 la percentuale di acquisti da parte di giovani (18-34 anni) era più alta ed arrivava al 27,5%.

A comprare soluzioni indipendenti e semindipendenti sono soprattutto coppie e coppie con figli che in totale compongono l’83,6% degli acquirenti, mentre i single compongono solo il 16,4% del campione. Stabile la percentuale di single negli ultimi anni, mentre cresce la percentuale di coppie che comprano soluzioni indipendenti e semindipendenti.

Infine, la compravendita di soluzioni indipendenti e semindipendenti avviene grazie all’ausilio di un mutuo nel 53,2% dei casi, mentre il 46,8% degli acquisti avviene senza ricorso al credito. Rispetto al primo semestre del 2019 si evidenzia una crescita della percentuale di coloro che accendono un mutuo, si passa infatti dal 51,4% all’attuale 53,2%, anche se il picco si era registrato nella prima parte del 2020 con il 56,0% di acquisti con mutuo.