Ogni regione italiana presenta le sue specificità. Anche il mercato immobiliare segue questa logica, con dinamiche piuttosto diverse da regione a regione. Diamo un’occhiata ai numeri del segmento residenziale.
Ci aiutano le Statistiche Regionali 2019, 21 report curati dalle direzioni regionali e dalle direzioni provinciali di Trento e Bolzano, in collaborazione con gli uffici provinciali-Territorio e con l’ufficio Statistiche e Studi della direzione centrale Servizi estimativi e Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.
Cosa si trova nelle Statistiche Regionali?
Nelle statistiche sono presentati i principali dati strutturali del mercato delle abitazioni, rilevati dall’Osservatorio del mercato immobiliare su scala regionale, nelle singole province, con dettaglio sulle macroaree che le compongono, e nelle città capoluogo, con dettaglio nelle macroaree urbane o nelle zone Omi.
In particolare, oggetto di analisi sono le informazioni sulle quantità di abitazioni scambiate, in termini di numero di transazioni normalizzate (Ntn) e per classi di superficie, i livelli di quotazione media rilevata, per ciascuna unità di dettaglio territoriale. Le statistiche regionali contengono sia i dati assoluti riferiti al 2019, che le variazioni annue e le serie storiche a partire dal 2004.
In estrema sintesi, l’incremento dei volumi di compravendita di abitazioni osservato a livello nazionale (nel 2019 +4,2% rispetto al 2018), risulta diffuso, seppure con intensità diverse, in tutte le regioni, dal +1,4% in Campania al +16,6% in Valle d’Aosta; in termini di quotazioni solo in Lombardia è stato rilevato un leggero rialzo nel 2019 della quotazione media regionale per i capoluoghi, nelle altre regioni la tendenza è al ribasso.