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Immobiliare: ecco i 4 trend in corso e le previsioni

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Sulla base dei dati diffusi dal Fisco, andiamo a scoprire quali sono le tendenze rilevati nel II trimestre dell’anno e cominciamo a ragionare in ottica futura
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Sulla base dei dati diffusi dal Fisco, andiamo a scoprire quali sono le tendenze rilevati nel II trimestre dell’anno e cominciamo a ragionare in ottica futura

Nei giorni scorsi abbiamo parlato dell’andamento del mercato immobiliare nel secondo trimestre del 2019, facendo riferimento ai dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate. Sulla base di queste informazioni, vediamo ora quali sono i 4 principali trend del mercato.

1. La domanda è in aumento e l’offerta inizia a diminuire, soprattutto sulle tipologie di qualità per posizionamento e stato di conservazione. Il trilocale, con il 40,0%, raccoglie la maggioranza delle richieste nelle grandi città. Unica eccezione Milano dove prevale il bilocale, che rappresenta il 45,1% delle richieste.

2. L’analisi della disponibilità di spesa nelle grandi città registra una maggiore concentrazione nelle fasce di spesa più basse, cioè fino a 169 mila €. Trend simile per gli altri capoluoghi di regione e per i capoluoghi di provincia.

3. L’analisi dell’offerta sulle grandi città vede prevalere i trilocali (31,4%).

4. I tempi di vendita sono in diminuzione rispetto ad un anno fa ed attualmente nelle grandi città sono pari a 122 giorni, nei capoluoghi di provincia 152 gg e  nei comuni dell’hinterland delle grandi città 158 gg.

Cosa aspettarsi nei prossimi mesi?

Secondo l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, nel 2019 il mercato immobiliare registrerà volumi in linea con quelli del 2018 e un’ulteriore ripresa dei prezzi nelle metropoli (tra +1% e +3%). Le realtà più piccole e intermedie, come i comuni dell’hinterland e i capoluoghi di provincia, risulteranno dinamiche in termini di transazioni ma piuttosto stabili a livello di valori, con una possibile eccezione della prima cintura delle grandi città, influenzata dall’andamento di queste ultime.

Una valutazione del futuro immobiliare non può prescindere dal settore del credito e dell’economia in generale. I mutui saranno ancora interessanti ed il mercato del credito non si discosterà molto dai risultati del 2018. Resta da capire come inciderà il quadro politico, in particolare sugli investitori, più sensibili agli orizzonti di lungo periodo e come evolverà l’occupazione che, al momento, resta una variabile importante per il settore immobiliare incidendo sulla fiducia e sulle decisioni dei potenziali acquirenti di prima casa.